La Bussola dell'Insider
Come raggiungere questa cala
In qualunque zona di Maiorca alloggerai, la maggior parte delle calette sarà difficilmente raggiungibile senza auto. Ti consigliamo di prenotarla in anticipo per risparmiare e muoverti con libertà sull’isola.
🔍 Confronta le offerte di noleggio autoProbabilmente siete arrivati qui partendo da un’immagine. Una foto quasi irreale, vista su uno schermo, che ritrae una lingua d’acqua così turchese da sembrare ritoccata, incastonata tra due alte scogliere ricoperte di pini marittimi. Quella è Caló des Moro, l’icona del sud-est di Maiorca, la cala che incarna il sogno mediterraneo. Ma dietro quella perfezione da cartolina si nasconde un paradosso che definisce l’esperienza di ogni visitatore: il segreto meglio custodito dell’isola è anche uno dei suoi luoghi più famosi e, in estate, disperatamente affollati.
Questa non è una guida che si limiterà a confermare la sua bellezza mozzafiato. Il nostro obiettivo è più profondo: fornirvi una strategia, una chiave di lettura per vivere Caló des Moro in modo autentico, consapevole e, soprattutto, gratificante. Vi accompagneremo lungo il sentiero polveroso, vi sveleremo il momento esatto in cui arrivare per trovare un angolo di pace, vi racconteremo la storia che si cela dietro i cartelli di “proprietà privata” e vi aiuteremo a capire perché il rispetto per questo luogo è parte integrante della sua magia. Preparatevi a scoprire che la conquista di questo paradiso richiede un piccolo sforzo, ma la ricompensa è un ricordo che nessuna fotografia potrà mai catturare pienamente.
Un Anfiteatro Naturale Scolpito dal Mare
Scendere verso Caló des Moro è come entrare in un anfiteatro naturale scolpito dal vento e dal mare. Man mano che il sentiero si inoltra tra la macchia mediterranea, i rumori del mondo esterno si affievoliscono, sostituiti dal frinire delle cicale e dal mormorio lontano delle onde. L’odore salmastro si mescola al profumo resinoso dei pini, creando un’atmosfera avvolgente e primordiale.
Le alte scogliere calcaree, dai colori che variano dal bianco perlaceo all’ocra, abbracciano la piccola insenatura, creando un senso di isolamento e protezione. L’acqua è la vera protagonista. Non è semplicemente blu, ma una tavolozza di sfumature turchesi e smeraldo, la cui intensità cambia con la luce del sole. La sua trasparenza è tale che le poche barche che si avventurano all’interno sembrano sospese a mezz’aria, proiettando le loro ombre nitide sul fondale di sabbia bianca.
È una piscina naturale, quasi sempre calma e protetta, dove il suono dominante è quello dell’acqua che lambisce dolcemente la riva e le rocce. L’atmosfera è intima, quasi riverenziale. Anche nei momenti di maggiore affollamento, si percepisce un rispetto diffuso per la quiete del luogo, un invito silenzioso a parlare a bassa voce, a muoversi con delicatezza, a connettersi con la natura che qui regna sovrana.
La Storia Segreta di Caló des Moro: Il Paradiso Salvato
Arrivando, noterete subito i cartelli che indicano “propietat privada” (proprietà privata) e potreste sentirvi quasi degli intrusi. La verità è che l’accesso a Caló des Moro è un privilegio, frutto di una straordinaria storia di conservazione. Fino alla fine degli anni ’90, quest’area era minacciata dalla speculazione edilizia, con un progetto per la costruzione di un grande complesso alberghiero che ne avrebbe distrutto per sempre l’anima.
Nel 1998, la famiglia tedesca Oehm, innamorata di questo angolo di Maiorca, decise di agire. Acquistò l’intera proprietà di 40.000 metri quadrati non per costruirvi una villa esclusiva, ma per proteggerla. Successivamente, è stata creata la “Fundació Amics d’Es Caló des Moro – S’Almonia”, una fondazione privata che oggi gestisce e cura l’area con dedizione assoluta. Grazie al loro lavoro, il terreno è stato ripulito, sono state ripiantate specie autoctone e la fauna locale è tornata a prosperare.
Sebbene la legge spagnola garantisca l’accesso pubblico a tutte le spiagge, il terreno che permette di raggiungerla è privato. I proprietari ne consentono il passaggio a patto che si rispettino regole ferree, nate non per infastidire i turisti, ma per preservare un ecosistema delicatissimo. Ecco perché è vietato accendere fuochi, campeggiare, fare picnic, fumare, usare droni e, soprattutto, è obbligatorio rimanere sui sentieri segnalati e portare via ogni singolo rifiuto. La vostra visita, quindi, non è solo un’esperienza turistica, ma un atto di partecipazione a un progetto di tutela ambientale.
La Conquista del Paradiso: Strategia per Arrivare e Parcheggiare
Raggiungere Caló des Moro è una piccola spedizione che richiede pianificazione. La sua popolarità ha reso necessario un approccio strategico per evitare multe e frustrazioni.
Il Parcheggio: L’Unico Punto di Partenza
Prima regola: ignorate il navigatore che cerca di portarvi direttamente alla spiaggia. Vi condurrà in strade residenziali strette e senza uscita, dove il parcheggio è severamente vietato ai non residenti e le multe sono assicurate.
La strategia corretta inizia in auto. Da Palma, prendete la Ma-19 fino a Campos, poi seguite le indicazioni per Cala Llombards. Prima di arrivare al paese, sulla strada Camí de Cala Llombards, troverete un ampio parcheggio sterrato e gratuito. Questo è il vostro unico e ufficiale punto di partenza. Da qui, vi aspetta una camminata di circa 15-20 minuti su strada asfaltata per raggiungere l’inizio dei sentieri.
La Scelta del Sentiero: Panoramico o Diretto?
Una volta arrivati a piedi alla fine della zona residenziale, avete due opzioni per l’ultimo tratto. La scelta dipende dalle vostre priorità e dal tipo di esperienza che cercate.
1. Il Sentiero Panoramico (per i fotografi e gli esploratori): Dirigendovi verso Carrer des Castellet, troverete sulla destra un sentiero sterrato che corre lungo il bordo della scogliera. Questo percorso, a tratti protetto da una staccionata in legno, offre le viste aeree mozzafiato che hanno reso famosa la cala. È il modo migliore per apprezzarne la grandiosità prima di scendere e per scattare la foto iconica. La discesa finale verso la spiaggia è breve ma ripida e rocciosa.
2. La Via di s’Almunia (l’accesso più “diretto”): Proseguendo lungo la strada principale a piedi (Carrer des Caló des Moro), arriverete a una lunga e ripida scalinata che scende direttamente a Cala s’Almunia. Una volta giù, un facile sentiero sulla sinistra, ben segnalato, vi condurrà a Caló des Moro in circa 5 minuti. Questa opzione, sebbene la scala sia impegnativa, evita la discesa finale più scivolosa e tecnica direttamente sulla spiaggia, rendendola leggermente più agevole.
Consiglio dell’esperto: Dimenticate le infradito. Per affrontare i sentieri rocciosi e la discesa finale, sono indispensabili scarpe da ginnastica o da trekking. La sicurezza viene prima di tutto.
Il Momento Perfetto: L’Arte di Sfidare la Folla
La variabile più critica per una visita a Caló des Moro è il tempismo. Scegliere il momento giusto può trasformare un’esperienza potenzialmente frustrante in un ricordo magico.
- Per stagione: I periodi migliori sono la primavera (maggio e inizio giugno) e l’inizio dell’autunno (settembre). Il clima è mite, l’acqua piacevole e la folla, sebbene presente, è più gestibile rispetto al picco di luglio e agosto. L’inverno offre una solitudine quasi totale, ma il freddo rende impossibile fare il bagno.
- Per giorno della settimana: Evitate assolutamente i fine settimana, quando ai turisti si aggiungono i residenti, rendendo la piccola spiaggia letteralmente invivibile. I giorni feriali offrono una tregua, seppur relativa in alta stagione.
- Per ora del giorno: Questa è la strategia chiave. In estate, arrivare prima delle 9:00 del mattino non è un consiglio, è un obbligo. È l’unica possibilità di trovare un piccolo spazio per l’asciugamano e godersi la cala in una relativa tranquillità. Un’alternativa valida è arrivare nel tardo pomeriggio, dopo le 16:00, quando molti iniziano ad andarsene. Tenete però presente che la baia è rivolta a est, quindi il sole abbandona la spiaggia abbastanza presto nel pomeriggio.
Cosa Aspettarsi: La Bellezza Selvaggia (e l’Assenza di Servizi)
La bellezza selvaggia di Caló des Moro ha un prezzo: l’assoluta assenza di comfort. Qui la natura regna sovrana, il che significa che non troverete assolutamente nulla. Zero bar, zero ristoranti, zero bagni, zero docce, zero noleggio di lettini o ombrelloni e, cosa importante, nessun bagnino di salvataggio.
Essere preparati è l’unico modo per godersi l’esperienza. Considerate la vostra visita come una gita in un’area remota e preparate un piccolo “kit di sopravvivenza”:
- Acqua: Portatene in abbondanza, almeno 1.5 litri a persona, specialmente in estate. Non c’è ombra sul percorso e il sole picchia forte.
- Cibo: Snack leggeri, frutta o panini sono essenziali. Ricordate la regola “no picnic”, che significa evitare allestimenti complessi, ma avere con sé del cibo è necessario.
- Protezione solare: Crema ad alto SPF, cappello e occhiali da sole sono indispensabili.
- Attrezzatura da snorkeling: Le acque calme e cristalline sono un invito a esplorare i fondali.
- Un sacchetto per i rifiuti: Questo è l’elemento più importante. Non esistono cestini. Ogni cosa che portate con voi, deve tornare indietro con voi. Lasciare questo luogo pulito come lo avete trovato è un dovere.
Oltre l’Asciugamano: Cosa Fare a Caló des Moro e Dintorni
Anche se lo spazio per stendersi è minimo, Caló des Moro non è un luogo fatto per la staticità, ma per l’esplorazione attiva.
Snorkeling nell’Acquario Naturale
Lo snorkeling è l’attività regina. Le acque protette e trasparenti sono un acquario naturale, ricco di vita marina che si nasconde tra le rocce ai lati della baia. Indossate maschera e boccaglio e lasciatevi trasportare in un mondo silenzioso e colorato.
Trekking con Vista
Non limitatevi alla striscia di sabbia. L’escursionismo lungo i sentieri che sovrastano la cala è un’esperienza in sé. Seguire i percorsi sulle scogliere regala prospettive sempre nuove e magnifiche, permettendo di apprezzare il contrasto tra il verde lussureggiante della vegetazione e il blu intenso del mare.
Il Piano B: Cosa Fare se la Cala è Impraticabile
Può succedere: arrivate e trovate la cala così affollata da non poter nemmeno scendere. Non disperate. La bellezza di questa zona è che offre alternative fantastiche a pochi passi.
- Cala s’Almunia: È la “sorella” selvaggia di Caló des Moro, raggiungibile dallo stesso sentiero. Non ha una vera spiaggia, ma piattaforme di roccia e un antico porticciolo di pescatori. È perfetta per i tuffi, lo snorkeling e per chi cerca un’atmosfera più rustica e avventurosa.
- Cala Llombards: A pochi minuti di auto si trova questa spiaggia più grande, sabbiosa e attrezzata. È l’opzione ideale per le famiglie o per chi, dopo la delusione della folla, cerca semplicemente comfort, un lettino e un chiringuito dove bere qualcosa di fresco.
Catturare l’Incanto: I Migliori Spot Fotografici
Caló des Moro è un sogno per ogni fotografo, ma per catturare la sua essenza bisogna conoscere gli angoli giusti.
- Lo Scatto Iconico: La fotografia più famosa si ottiene dal sentiero superiore, quello che corre lungo la scogliera (il “sentiero panoramico”). Da qui, guardando verso il basso, si può inquadrare l’intera insenatura, con la sua forma perfetta e il colore incredibile dell’acqua. È la vista da cartolina per eccellenza.
- La Prospettiva Immersiva: Una volta scesi a livello del mare, posizionatevi sulla piccola spiaggia e fotografate verso l’esterno. Le due imponenti scogliere creeranno una cornice naturale potentissima, trasmettendo un senso di grandiosità e isolamento.
- Il Dettaglio Trasparente: Avvicinatevi all’acqua e concentratevi sulla sua limpidezza. Cercate di catturare l’effetto delle “barche volanti”, dove l’ombra sul fondale sabbioso è così netta da creare un’illusione ottica. Questo scatto racconta la qualità eccezionale dell’acqua meglio di mille parole.
Conclusione: Un Patto con la Bellezza
Caló des Moro non è una semplice spiaggia da aggiungere alla lista. È una destinazione, una piccola conquista che ripaga con una bellezza quasi commovente. La sua popolarità virale l’ha resa una sfida, ma una sfida che vale la pena affrontare con la giusta mentalità: quella dell’esploratore consapevole, non del semplice turista. La sua magia non risiede solo nel colore dell’acqua, ma nell’esperienza complessiva: la camminata, la scoperta, la consapevolezza di trovarsi in un luogo fragile e protetto con passione.
Trattate la visita non come un diritto, ma come un privilegio. Arrivate all’alba, portate via più di quanto avete portato e lasciate solo impronte: è l’unico prezzo che questo paradiso chiede in cambio della sua eterna, fragile bellezza.

