La Bussola dell'Insider
Come raggiungere questa cala
In qualunque zona di Maiorca alloggerai, la maggior parte delle calette sarà difficilmente raggiungibile senza auto. Ti consigliamo di prenotarla in anticipo per risparmiare e muoverti con libertà sull’isola.
🔍 Confronta le offerte di noleggio autoSe siete arrivati qui cercando “Cala Castell a Sant Elm”, siete sulla strada giusta per un’avventura, ma state inseguendo un fantasma. Permetteteci di fare chiarezza, perché in questa piccola imprecisione si nasconde il primo filtro che protegge uno degli angoli più autentici e selvaggi di Maiorca. Esiste un imponente Castell de Sant Elm, un’antica fortezza che domina il villaggio, ma la cala che cercate, quella raggiungibile a piedi attraverso un sentiero che profuma di pini e di mare, non porta quel nome. La vera “Cala Castell” si trova a chilometri di distanza, vicino a Pollença, all’estremo opposto dell’isola.
Il vostro istinto, però, non vi ha tradito. Vi ha condotto all’imboccatura di un sentiero che porta a un luogo ancora più prezioso: Cala en Basset. Questa non è una semplice spiaggia, ma la ricompensa al termine di un piccolo pellegrinaggio laico. È un’esperienza che inizia con la ricerca di un parcheggio, prosegue con il passo cadenzato su un sentiero della Serra de Tramuntana e culmina in un anfiteatro di roccia bagnato da acque cristalline. La confusione sul nome, in fondo, è una benedizione: scoraggia il turismo di massa e preserva la quiete di chi, come voi, è disposto a camminare un po’ di più per trovare qualcosa di vero.
Questa non è solo una guida per raggiungere una cala; è un invito a riscoprire un ritmo diverso, dove la meta vale tanto quanto il percorso fatto per conquistarla.
L’Atmosfera di Sant Elm: L’Ultimo Avamposto Prima del Selvaggio
Prima di allacciare gli scarponi da trekking, concedetevi un momento per assorbire l’essenza di Sant Elm. Questo pittoresco villaggio, all’estremità sud-occidentale di Maiorca, è molto più di un punto di partenza. È un luogo dove il tempo sembra scorrere più lentamente, scandito dal dondolio delle barche da pesca e dal fruscio delle palme. L’aria è un miscuglio inebriante di salsedine, resina di pino e del profumo dei ristoranti che preparano il pesce fresco del giorno.
Ma ciò che definisce Sant Elm è la sua vista privilegiata. Da ogni angolo del piccolo lungomare, lo sguardo è catturato dalle sagome imponenti dell’isolotto di Es Pantaleu e, subito dietro, della maestosa isola di Sa Dragonera. Questa sentinella di roccia, oggi parco naturale, non è solo uno sfondo, ma un personaggio vivo nel panorama, che cambia colore con il passare delle ore. Sant Elm è la porta d’accesso a questo mondo selvaggio: l’ultimo avamposto di civiltà, con i suoi caffè e le sue case bianche, prima di avventurarsi nella natura aspra e magnifica che lo circonda. E al vostro ritorno, vi accoglierà con la promessa di un tramonto indimenticabile, un finale perfetto per una giornata di esplorazione.
Un Viaggio nel Tempo: La Storia della Torre dei Pirati
Il sentiero per Cala en Basset è un viaggio nel tempo, e il suo cuore narrativo è la Torre de Cala en Basset. Questa sentinella di pietra, che si erge a 80 metri di altezza sulla Punta de Sa Galera, non è una semplice rovina, ma un capitolo fondamentale della storia di Maiorca. La sua costruzione risale al tardo XVI secolo, con fonti che indicano il completamento tra il 1581 e il 1583, in un’epoca in cui le coste delle Baleari erano costantemente minacciate dalle incursioni dei pirati barbareschi.
La torre faceva parte di un ingegnoso sistema di difesa che collegava visivamente decine di torri lungo tutta la costa dell’isola. Da questa postazione strategica, le sentinelle scrutavano il Canale del Freu, il braccio di mare che separa l’isola da Sa Dragonera, pronte a segnalare con fumo di giorno e fuoco di notte l’avvicinamento di navi nemiche. La sua struttura cilindrica, alta circa 10 metri e costruita con la pietra calcarea locale, era progettata per resistere e per durare. Sebbene abbia perso la sua funzione militare nel XIX secolo, conobbe un breve ritorno in servizio durante la Guerra Civile Spagnola come postazione di controllo. Oggi, esplorare la torre significa poggiare le mani su pietre che hanno visto secoli di storia e affacciarsi da un punto di vista che un tempo era sinonimo di vita o di morte per gli abitanti della costa.
Come Arrivare a Cala en Basset: La Guida Passo-Passo
L’avventura verso Cala en Basset inizia con una sfida molto moderna: il parcheggio. A Sant Elm, specialmente in alta stagione, trovare un posto per l’auto richiede una strategia.
La Sfida del Parcheggio: Strategie per Iniziare Bene
Il villaggio dispone di un ampio parcheggio a pagamento vicino alla spiaggia principale, ma il vero consiglio da insider è un altro.
Poco prima di entrare nel parcheggio a pagamento, sulla destra, si apre una stradina che conduce a un piccolo spiazzo gratuito. Arrivare prima delle 9:30 è fondamentale per assicurarsi un posto.
Questo piccolo spiazzo si riempie in fretta, perciò arrivare presto non solo vi garantirà un posto, ma vi permetterà anche di iniziare il trekking con una temperatura più mite. In alternativa, si può tentare la fortuna nelle strade più alte del paese, ma richiede un po’ più di pazienza.
Il Sentiero: Dalla Pista Forestale al Cuore della Macchia
Una volta parcheggiato, il percorso a piedi inizia dalla fine della zona residenziale, seguendo le indicazioni per “La Trapa” o “Torre de Cala en Basset” da Avinguda de la Trapa. Il primo tratto è un’ampia pista forestale, un sentiero di terra e sassi che sale dolcemente tra i pini marittimi, regalando già scorci magnifici su Sa Dragonera.
Dopo circa 15-20 minuti di cammino, prestate la massima attenzione: arriverete a un bivio non segnalato da cartelli, ma da un’inconfondibile, grande freccia fatta di pietre sul terreno. Questo è il punto cruciale: il sentiero a sinistra sale verso la torre, mentre quello a destra scende verso la cala.
Imboccando il sentiero di destra, il percorso si trasforma. Diventa più stretto, a tratti più ripido e decisamente più selvaggio, snodandosi attraverso il bosco e la macchia mediterranea. L’ultimo tratto è una discesa tra le rocce che richiede passo sicuro e calzature adeguate; è sconsigliata a bambini molto piccoli o a chi ha difficoltà motorie. Dopo circa 40-50 minuti in totale, il bosco si apre e la vista della cala dall’alto vi ripagherà di ogni fatica: un’insenatura di un turchese intenso, abbracciata da scogliere color ocra.
Vivere la Cala: Cosa Aspettarsi (e Cosa Portare)
Arrivati a Cala en Basset, la prima cosa da notare è ciò che manca. E in questa assenza risiede il suo lusso più grande. Qui non troverete bar, chioschi, lettini a noleggio, docce, bagni o bagnini. Non c’è nulla. Siete solo voi, la roccia, il mare e il suono delle cicale.
Il Lusso del Nulla: Servizi e Preparazione
In un’isola dove molte spiagge sono state addomesticate per il comfort dei turisti, Cala en Basset offre un’esperienza radicalmente diversa: un ritorno all’essenziale. Questa totale assenza di servizi non è una mancanza, ma una garanzia di autenticità e tranquillità. Significa che la cala non sarà mai veramente affollata, che la natura è rimasta intatta e che la vostra esperienza sarà definita solo da ciò che deciderete di portare con voi. La preparazione, quindi, non è un’opzione, ma una necessità.
La Checklist Essenziale dell’Esploratore
Essere autosufficienti è parte integrante dell’avventura e contribuisce a creare un legame più profondo con il luogo. Ecco cosa non può mancare nel vostro zaino:
- Acqua: Minimo 2 litri a persona. Il sentiero e il sole disidratano rapidamente, anche in primavera o autunno.
- Pranzo al sacco e snack: Non c’è alcun punto di ristoro nel raggio di chilometri. Frutta, panini e barrette energetiche sono ideali.
- Protezione solare: Crema ad alto fattore, cappello e occhiali da sole sono indispensabili. La cala offre pochissima ombra naturale.
- Calzature adeguate: Scarpe da trekking per il sentiero e scarpette da scoglio per entrare in acqua tra le rocce sono fondamentali per godersi l’esperienza in sicurezza.
- Maschera e boccaglio: I fondali rocciosi e le acque cristalline sono un paradiso per lo snorkeling.
- Kit di primo soccorso e telefono carico: Per ogni evenienza, dato l’isolamento del luogo.
Il Momento Perfetto per la Vostra Spedizione
Scegliere il momento giusto per visitare Cala en Basset può trasformare una bella gita in un’esperienza indimenticabile. Sebbene Maiorca sia una destinazione estiva, i mesi ideali per questo tipo di escursione sono la primavera e l’autunno, da aprile a giugno e da settembre a ottobre. In questi periodi, le temperature sono perfette per il trekking, la luce è più morbida e l’isola è meno affollata.
Se decidete di avventurarvi in piena estate, il tempismo è tutto. Partire la mattina presto, prima delle 9:00, vi permetterà di percorrere il sentiero con il fresco e di godervi la cala prima che arrivino le barche, che tendono a frequentarla nelle ore centrali della giornata. Un’alternativa affascinante è l’escursione pomeridiana, partendo verso le 16:00. In questo modo, potrete godervi le ore più tranquille nella cala e percorrere il sentiero del ritorno avvolti dalla luce dorata del tardo pomeriggio, giusto in tempo per ammirare il celebre tramonto di Sant Elm.
Oltre il Tuffo: Attività Imperdibili a Cala en Basset
Cala en Basset non è un luogo dove stendersi passivamente al sole, ma un parco giochi naturale che invita all’azione e alla scoperta.
Il Rito dei Fanghi d’Argilla
La prima esperienza, quasi un rito per chi conosce il posto, sono i “fanghi d’argilla”. Le scogliere che circondano la cala sono ricche di un’argilla dai colori che vanno dal grigio al dorato. Mescolandola con un po’ d’acqua di mare, si ottiene un fango che, secondo la tradizione locale, ha proprietà benefiche per la pelle. Cospargersi di questo fango e lasciarlo seccare al sole prima di tuffarsi è un’esperienza primordiale e divertente.
Il Pellegrinaggio alla Torre di Guardia
L’attività imperdibile è il pellegrinaggio alla Torre de Cala en Basset. Dal bivio principale sul sentiero, la deviazione per la torre richiede circa 15-20 minuti di cammino in salita. Una volta arrivati, il panorama che si apre è mozzafiato: una vista a 360 gradi sulla costa frastagliata, sulla cala sottostante e, soprattutto, sull’isola di Sa Dragonera, che da qui appare così vicina da poterla quasi toccare. È il punto perfetto per comprendere la storia e la geografia del luogo, unendo l’avventura fisica a quella intellettuale.
L’Occhio del Fotografo: Catturare l’Anima del Luogo
Per gli amanti della fotografia, l’area di Cala en Basset è una miniera d’oro. Il primo spot imperdibile si trova lungo il sentiero stesso: ci sono diversi punti panoramici da cui è possibile catturare la maestosità di Sa Dragonera che si staglia contro il blu del mare, con la macchia mediterranea a fare da cornice.
Il secondo spot chiave è la Torre de Cala en Basset. La sua struttura antica e diroccata offre un elemento umano e storico da contrapporre alla grandiosità della natura. Provate a usare le sue finestre come cornici naturali per inquadrare il paesaggio. Infine, prima di iniziare la discesa finale verso la cala, fermatevi. Da quel punto sopraelevato avrete la vista più completa e iconica dell’insenatura, con le sue acque turchesi che contrastano con le rocce calde. La luce del tardo pomeriggio è ideale per esaltare le texture e i colori di questo paesaggio senza tempo.
Il Consiglio Finale dell’Insider
Cala en Basset non è per tutti, e questa è la sua forza. È una destinazione che si sceglie, non in cui si capita per caso. Richiede un piccolo sforzo, un po’ di pianificazione e uno spirito di adattamento, ma la ricompensa è immensa: un angolo di Maiorca autentica, dove il silenzio è rotto solo dalle onde e dal vento, e dove la storia dei pirati e delle sentinelle sembra ancora aleggiare tra le rocce.
Concludete la giornata tornando a Sant Elm giusto in tempo per il tramonto. Trovate un posto in uno dei bar sul lungomare, ordinate una birra fredda o un bicchiere di vino bianco e guardate il sole infuocare il cielo dietro Sa Dragonera. È il finale perfetto, il giusto contrappunto di civiltà dopo una giornata di pura natura selvaggia.

